Premiata la campagna “Uomo vs donna: fermiamo questo match”

Un importante riconoscimento è stato ottenuto dalla campagna promossa da Avon e Cerchi d’Acqua in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: “UOMO VS DONNA: FERMIAMO QUESTO MATCH”.

Le immagini premiate (1-2) (3-4).

Logo Immagini amiche

L’UDI – Unione Donne in Italia ed il Parlamento Europeo – Ufficio d’Informazione in Italia, promotori del Premio immagini amiche,  hanno assegnato alla campagna Avon-Cerchi d’Acqua il  premio della giuria popolare –  attribuito a campagne segnalate e maggiormente votate sul web –  in due categorie: Affissioni e Pubblicità Cartacea.

Il Premio immagini amiche è dedicato a pubblicità, programmi TV e siti web che non utilizzano stereotipi di genere. Il premio, giunto alla sua IV edizione, ha l’obiettivo di valorizzare la comunicazione che venicola mesaggi positivi, promuovendo una creatività innovativa in grado di proiettare immagini “amiche” delle donne.

I premi sono stati consegnati il 10 marzo 2014 nella prestigiosa cornice dell’Ateneo Veneto a Venezia, comune che ha sponsorizzato l’evento, patrocinato dalla Presidenza della Repubblica.

Ringraziamo i promotori dell’iniziativa che con questi premi danno un forte sostegno al nostro lavoro di Centro Antiviolenza sempre schierato a fianco delle donne.

Ringraziamo Avon che, oltre a sostenere finanziariamente la campagna, l’ha promossa insieme a noi ed ha fattivamente contribuito alla sua realizzazione.

Ringraziamo l’Agenzia QUINDICIZEROTRE di Milano che ha messo in campo non solo la propria competenza tecnica ma anche la riflessione di un gruppo di uomini sul tema della violenza.

Da questa riflessione , partendo dall’evidenza dei dati statistici , è emersa la sensazione che la violenza fosse “uno degli sport preferiti dall’uomo, uno sport dove la donna è vista come un avversario da dominare e umiliare. Uno sport in cui non c’è arbitro e difficilmente ci sono sanzioni disciplinari. E dove l’uomo che usa violenza impone le sue regole scorrette.

Un altra constatazione importante: la comunicazione sul tema della violenza di genere non si rivolge praticamente mai al soggetto attivo di questo binomio, cioè l’uomo. E’ vero che un violento convinto non si cambia a collpi di slogan, ma è altrettanto vero che c’è una zona grigia della popolazione maschile che agisce comportamenti violenti in maniera più sfumata, occasionale, addirittura quasi inconsapevole. E’ a questa zona grigia che si rivolge la campagna: per chiarire come stanno le cose, in maniera forte e netta.

Per portare avanti il messaggio è stato scelto un uomo, che attraverso  metafore mediate dal linguaggio sportivo, parlasse ad altri uomini. Ringraziamo quindi Mauro Bergamasco, giocatore internazionale di rugby che ha prestato gratuitamente la sua immagine, e ringraziamo la Federazione Nazionale Rugby, uno sport maschio e duro, dove il rispetto delle regole e dell’avversario è alla base di tutto. Dove se non impari a usare in modo positivo la tua forza, sei fuori dalla partirta. II tema della campagna è proprio un match, un match che vogliamo fermare: è il match uomo versus donna.